Trail Running.
Correre lungo i sentieri dell’Elba

Lo sport mi ha sempre affascinato sin da quando ero una bambina. Ho praticato ogni tipo di attività, finendo per dedicarmi interamente ad una sola disciplina: la corsa, l’unica in cui sono riuscita sempre a trovare la mia dimensione ideale di evasione e libertà e dove esprimo tutt’ora al meglio il mio naturale istinto di muovermi. Con il tempo la voglia di correre è cresciuta fino a diventare una vera e propria passione. Ho cominciato ad allungare i miei percorsi e a partecipare a piccole gare, e poi a mezze maratone. All’epoca vivevo a Roma, città in cui mi sono trasferita dalla lontana Finlandia. Anche se la corsa era diventata la mia passione più grande, ci sono voluti anni prima che potessi spingermi oltre. Nel mio immaginario, infatti, la maratona era la regina delle gare, e non potevo ancora immaginare che questo grande amore mi avrebbe portato lontano.

Dobbiamo arrivare all’anno 2000 perché io possa tagliare il mio primo traguardo a Helsinki, la mia città natale: è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Successivamente mi sono trasferita all’Elba. All’inizio ho corso lungo le strade principali dell’isola, ma essendo abituata a percorsi pianeggianti, ho riscontrato notevoli difficoltà nell’affrontare le troppe salite dure e le strette strade piene di curve e di macchine. Così, spinta dal desiderio di ritrovare anche su quest’isola la mia dimensione naturale, ho cominciato a praticare il trail running, la corsa lungo i sentieri naturalistici dell’isola, trovandomi a percorrere salite più difficili ma in luoghi bellissimi, tutti da esplorare. 

Quando corri, immersa nella natura, il mondo che ti circonda ti appare come se fosse in movimento: sembra che tutto cresca davanti ai tuoi occhi, perfino le rocce. Non riesci a guardare un filo d’erba o la terra che calpesti correndo, senza percepirne fortemente la vita, o i fiori, gli alberi e tutto ciò che si muove in un ambiente naturale. Lo stesso vale per una montagna, o un tratto di costa, o un pezzo di legno vecchio trasportato dal mare.
Mi sono letteralmente innamorata di questa terra, apprezzandone fin da subito la sua natura rigogliosa, così selvaggia, dolce e varia, dove, in un attimo dall’atmosfera della montagna vera si viene travolti dalla profondità e immensità del mare. Correre tra i sentieri fa sentire liberi. Con il tempo ho coinvolto anche i miei due cagnolini, che della mia vita sono una parte importante, insegnando loro, sin da cuccioli, a correre con me. L’Elba e i suoi sentieri ormai non hanno segreti per la nostra “piccola banda”. Spesso corriamo nella zona del Monte Perone e del Monte Capanne. Raggiungere una vetta significa vivere un’esperienza che ti fa sentire in simbiosi con la natura: si gode di una vista indescrivibile, di uno scenario che nessuno può immaginare. Usando un aforisma di Charles Darwin l’atmosfera è “splendidamente chiara; il cielo azzurro intenso; le valli profonde; i profili selvaggiamente frastagliati; i cumuli di detriti ammassati nel corso dei secoli; le rocce dai colori vividi, in contrasto con le quiete montagne”.  Vado spesso alla ricerca di nuovi percorsi. Ci sono moltissimi sentieri ben indicati sull’isola, ma anche senza segnaletica la possibilità di perdersi seriamente è minima. Ci sono sentieri per tutti i gusti, facili e con pendenza docile per chi è agli inizi, e tratti molto impegnativi e tecnici per i più esperti. A differenza della corsa su asfalto, la corsa su superfici morbide, come i sentieri in terra battuta, l’erba o la sabbia, riduce sensibilmente la violenza dell’impatto con il suolo. Di conseguenza le sollecitazioni che normalmente vengono trasmesse dalle superfici dure alle caviglie, alle ginocchia, alle anche e alla schiena, vengono assorbite in buona parte dal terreno, preservando la salute delle articolazioni. Gli ambienti ricchi di vegetazione come i boschi, inoltre, offrono un’aria ricca di ossigeno e meno inquinata rispetto a quella delle città; regalano ombra durante le giornate calde e protezione dal vento durante i periodi invernali, consentendo di correre in condizioni più agevoli in qualsiasi periodo dell’anno. Ci si sente pervasi da una sensazione di libertà e benessere, che trasforma ogni corsa in un’esperienza positiva in grado di far dimenticare lo stress della vita quotidiana.

Correndo tutto l’anno, ti accorgi di una specie di magia: tra un allenamento e l’altro noti dei piccoli segnali che annunciano il cambio delle stagioni. Sono piccoli messaggi che la natura ci manda e che, diversamente, non riusciremmo a cogliere in tutte le sue sfumature. Èbellissimo correre al mattino e vedere il sole che sorge sempre un pò più tardi. Oppure correre alla stessa ora di sempre, nel pomeriggio, ed avvertire che non è più così buio come la settimana precedente, il profumo del rosmarino misto al salmastro sulle coste,  quello della macchia a erica e ginestre, le stupende farfalle ricche di colori. Non c’è voluto molto prima arrivare a coltivare il sogno delle ultramaratone. Così ho partecipato all’Elbatrail, un appuntamento fisso sull’isola che ogni anno cambia percorso e altimetria e richiama tutti gli appassionati di questo sport che ad ogni edizione coinvolge sempre un maggior numero di partecipanti.

La mia palestra preferita a cielo aperto è l’Elba.

 

Minna Kaarni è nata a Helsinki, in Finlandia. È laureata in Lingue e letterature straniere moderne all’Università La Sapienza di Roma. È istruttrice di step, aerobica, functional training, acquagym, urban rebounding, TRX, pilates e streching.

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